BIKER AT WORK



UN'ENNESIMA "SGAMBATA"?, "IMPRESA"?, DEL MFBG

Non ne avevo voglia, non mi sentivo ispirato, così ieri pomeriggio non l'ho fatto il racconto che mi avevano affibbiato i miei compagni di uscita infrasettimanale. Poi ieri sera ho avuto altri impegni e così  niente...
Stamattina nel dormiveglia antelucano mi ha assalito la scimmia: mi piace talmente tanto leggere le relazioni dei giri degli amici del gruppo che non ho potuto fare a meno di alzarmi ad un'ora così insolita per me per buttare giù  due righe  sulla giornata di ieri, sperando di invogliare altri a fare altrettanto.
Amo questi racconti non solo per soddisfare la mia curiosità ma anche perché sono convinto che servano per fare conoscere, a chi già non sa, nuovi percorsi o il loro stato o invogliare a ripercorrerli.
E ora, dopo questo breve?😜 cappello, andiamo a descrivere la pedalata di ieri.

Sembrava che subito le cose non filassero lisce: il luogo dell'appuntamento non offriva un posteggio neanche ad una bicicletta figuriamoci a ben 6! auto (con 8 occupanti, poi un giorno faremo un discorso ecologico... o ce ne battiamo la "ciolla"?)
Dopo vari tentativi riusciamo a ricoverare l'intera flotta un poco più avanti dal luogo dell'appuntamento.
Parte, il gruppo composto da Claudio, Corrado, Flavio, Giò, Guglielmo, Mauro M, Mauro P e Paolo, lungo la ciclabile che costeggia il Lavagna, quella denominata "ciclovia dell'ardesia".
Percorso ciclo-turistico che non presenta alcuna difficoltà ma è di una bellezza notevole e ci permette di scaldare le gambe in scioltezza prima di affrontare le salite più toste. E' un vero peccato che un'opera che deve essere costata parecchio sia lasciata in abbandono, se continua così tra qualche anno non sarà più possibile percorrerla😥.
Lasciato il fiume, e qui chiedo aiuto a Corrado per chiarirmi le idee un po' confuse, corriamo per sentieri che ci portano sino all'arrivo della "Abbraccialberi". In prossimità di Calvari prendiamo lo sterrato che passando dal campo di motocross ci porta sino all'asfalto di Villa Oneto da dove saliamo sino all'attacco dell'"Anchetta", percorso sempre pronto a mietere vittime che però questa volta ci ha graziato, e devo dire che abbiamo trovato il sentiero in buone condizioni e più abbordabile.
Arrivati a Chiavari intorno all'una, ci avviciniamo al mare e passato il ponte sull'Entella Corrado,Guglielmo e Paolo ritornano alle auto x il rientro. Il resto della compagnia dopo avere girato mezza Lavagna 😝 si ferma in un bar per uno spuntino e una birra rigeneranti.
Ancora una volta mi sento fortunato di avere un gruppo di amici con cui sto cosi bene, che riescono a farmi apprezzare qualsiasi pedalata da quella pur anche (non in questo caso) banale o particolarmente faticosa, insomma in qualsiasi occasione!

10 commenti:

  1. Ragazzi il MFBG è pieno di letterati che scrivono delle storie da favola con un fervore che ti sembra di esserci stato
    Bravo Mauro. Bel resoconto è bella gita

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  2. 👏💪🚲 bravo MAURO.bel resoconto dispiaciuto di non essere con voi.

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  3. Grazie Mauro del resoconto e grazie di aver risposto in tanti alla proposta mia e di Paolo. In effetti si trattava di unire vari "pezzetti" di altri giri già fatti per costruirne uno nuovo di zecca, con tratti pedalati e rilassanti, ed una discesa di medio impegno e comunque specifica per MTB. Esperimento direi riuscito. Alla prossima

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  4. Bene, alla fine sembra un giro interessante. Bravi e grazie Mauro.

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  5. Belin Mauro, nn volevi scrivere e po, per fortuna, hai deciso di farlo... la ciclabile l'avevamo fatta all'innaugurazione, l'ho ritrovata abbastanza in buono stato, il resto del giro a salire verso l'abbraccia alberi nn la conoscevo, in compenso la discesa sì purtroppo, nn la digerivo quando avevo le bici muscolari, figuriamoci ora con 23 kg da domare in discesa..... cmq gran bel giro da rifare in gruppone!

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  6. Silvio pellico in confronto un dilettante. Bel resoconto Mauro complimenti e beati voi che potete girare quando volete

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Bravi!!! Continuate così.. Grande Mauro..

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  9. Ha ragione Mauro, girare in gruppo ti mette di buon umore e vedere Giorgio affrontare le discese e Mauro posare x la foto su scooter abbandonato e caratterizzato da una giungla di arbusti che lo nascondevano, non ha prezzo.
    Mi piace questo spirito che spero sia contagioso per tutti.
    Giro rilassante all'inizio sul lungofiume con tunnel di canneti e finale con discesa dall'Anchetta su Chiavari che permette di sfogarsi in discesa tecnica.
    Da rifare in gruppone, grazie a tutti.
    Alla prox

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  10. Non ero presente ma leggendo quello che hai scritto mi sono ritrovato immedesimato nella vostra giornata bravo/i

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