BIKER AT WORK



Resoconto Tour Marittime

Quando tutto va per il verso giusto e il puzzle di sensazioni si integra completamente con il tempo, la giusta fatica e la godereccia discesa...!!! Che dire è FANTASTICO

18 settembre ore 10 da Upega si parte con Corrado, Sergio, Danilo ed Alessandro per quest'avventura che il solito "Uomo delle Varianti" ha pianificato sulla carta, e un po' a memoria e un po' ad improvvisazione il parto ha generato un trail semplice ma ricco di piacevoli imprevisti...

Raggiunta la militare che da Monesi porta a Limone dopo 6 km di salita con deliziose soste per raccogliere lamponi, pedaliamo già in quota transitando sotto lo splendido scenario alpino arricchito da un cielo sereno ed un gradevole sole che mitiga i primi freddi autunnali.
Peccato che la strada sia molto trafficata da moto e fuoristrada (raduno Suzuki con 80 auto) e chiaramente penalizza la fragranza dell'aria ed il silenzio dei luoghi..ma raggiungiamo con piacere il Rif. Don Umberto Barbera al Colle dei Signori
Dopo una sosta deliziata da un'ottima torta ed un caldo Te' si riparte alla volta di Limone, anche se adesso la strada si fa più faticosa vuoi per il fondo meno scorrevole e vuoi perchè inizia un sali scendi che fa male ai muscoli e che io, notoriamente più vulnerabile ai crampi, patisco assai.
Superato il Colle della Boaria, la pioggia, assente fino ad allora, vuole partecipare alla traversata accompagnandoci fino a vedere Limone dall'alto, una breve ed unica apparizione per fortuna che non ci intimorisce.
Superata la stazione a monte della Cabanaira inizia la parte più divertente, infatti la traccia ci porta a scendere sulla pista 2 (nera) del trail "Cabanaira" per le Mtb, e qui diamo come si sul dire il "bianco".

Si raggiungono i tornanti che salgono da Panice, e dopo una breve salita affontiamo con immensa goduria una seconda discesa utlizzata per una Marathon locale che preparata e lavorata si dipana nel bosco fino a scendere sulla strada che sale a Limontetto.
Alle 17 siamo all'Hotel Edelweiss, che devo dire a parte l'esiguo costo (50 per mezza pensione) ci accoglie con una cordialità e disponibilità senza pari, lasciamo le bici al sicuro nel box e ci rilassiamo contenti di aver portato a termine senza alcun inconveniente questo primo giorno, doccia relax canonica birretta e poi a tavola per una succulenta, quanto abbondante cena dove cervo e polenta non mancano.

19 settembre ore 8.30, dopo una notte piovosa lasciamo una Limone cupa fredda e nebbiosa e con il furgone della ditta Martini, saliamo fino al Colle di Tenda, le bici ben allineate all'interno del furgone e noi comodamente seduti.
Raggiunto il Colle siamo pronti a partire anche se la nebbia ed il vento ci fanno presagire che oggi non sarà una giornata facile dal punto di vista meteo, ed invece...!!!
Non appena passiamo sul versante francese, il miracolo, si apre e nebbia e vento lasciano spazio al sole e ad una serenata che illumina i monti e le vallate sottostanti.
Ci lasciamo alle spalle nuvole e pioggia, e accompagnati dall'arcobaleno scendiamo verso St. Dalmas de Tende, nostra meta intermedia dove ci attende nuovamente il furgone.
Percorriamo la rotabile militare che transita dalla Bassa di Perafique e d'Ourne, per poi scendere decisamente e velocemente a tornanti verso Tenda, fino ad incontrare una deviazione che in leggera salita ci fa giungere nel versante opposto da dove parte un sentiero forse un po' troppo tecnico che dopo un breve tratto accidentato diventa una divertente sequenza di stretti tornantini in terra battuta, che dopo una prima titubanza affrontiamo con notevole destrezza.

Alle 12,15 siamo a St. Dalmas, entriamo nell'unica Brasserie aperta e ci ingozziamo di tratine e brioches, nonchè di un fragrante pane nero di segale (offerto dal Conte, che nel proseguo ci offrirà anche altre leccornie, frutto sicuramente di qualche cedola...!!! ma alquanto gradite e lo ringrazio).
Alle 13 esattamente sulla tabella di marcia, siamo già sul furgone che ci porterà al Colle di Sanson, e forse l'autista non si aspettava di salire così in alto e soprattutto sulla Route dell'Amitie sterrata, ma con professionalità esegue il suo compito, encomiabile.
Dopo 1 ora di salita scendiamo un po' frullati al Sanson e ricominciamo a pedalare affrontando ora la più temibile salita al Passo di Tanarello, cima Coppi di giornata, la strada è inizialmente agevole poi diventa più ardua ma solo io e Corrado non riusciamo a pedalare interamente, non ci perdiamo d'animo però ed anche a piedi, con calma raggiungiamo il colle consci che sarebbe stata l'ultima asperità importante.
Qui ad attenderci "gli indiani" un enorme gregge di pecore che ci aspettavano immobili e curiose sugli ultimi tornanti del colle come tanti Sioux a caccia dei visi pallidi.


Superato il Colle del Tanarello ritroviamo, più in basso, la militare Monesi Limone e dopo 5 km la lasciamo per scendere, e qui devo definire meglio la sensazione che abbiamo provato planando con le nostre bike lungo una traccia che sembrava quasi preparata per farci assaporare l'essenza sublime del Freeride, nemmeno nel finalese ho trovato paragoni a un fondo naturale compatto veloce divertente e non di meno tecnico che unisse in un'unica parola tale definizione di FANTASTICA.


Ebbri di tale goduria planiamo su Upega e terminiamo nel miglior modo possibile il nostro Tour, ringrazio i miei compagni di viaggio che si sono fidati, ed invito chi non ha potuto partecipare a questa edizione a non farsela sfuggire la prossima volta.


12 commenti:

  1. Non avevo dubbi che vi sareste divertiti, sono contento per voi.
    Sai che io sarei stato con voi.
    La prossima volta, sperando di essere a a Genova, sarò sicuramente della partita

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  2. bell'impresa ragazzi, complimenti, io queste cose posso solo leggerle, nn son in grado di farle.... però dal resoconto dettagliato, è come se l'avessi fatto

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  3. Resoconto impeccabile penso che alle prossima volta un'occasione così non me la farò scappare

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  4. Grande resoconto e sana invidia, bravissimi. una curiosità? il conte, il bagaglio l'ha portato nella borsina sottosella? ahahahahaha

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  5. Bravo Paolo, resoconto da cronista di professione. Gran bel giro con tanti momenti "wow che spettacolo" ed alcuni "ma chi c... me lo ha fatto fare?" (eh si, alla fine ricordi con piacere anche quelli, un pò di sofferenza è necessaria). E sopratutto un particolare mix di tour tipicamente alpino (strade militari, piste forestali, grandi paesaggi ma pedalata a tratti monotona) e discese in puro stile freeride (quelle che piacciono a noi..). Grazie a tutti i compagni di avventura in particolare a Paolo che lo ha pensato e organizzato!

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  6. Bel giro. Degno di essere pubblicato su MTB MAG.....
    BRAVI

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  7. Grandi... bellissimo resoconto mi sembrava essere li con voi ....se si rifarà questo tour sicuramente cercherò dii essere presente

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  8. Complimenti x il bellissimo resoconto. Giro emozionante, divertente..bravi

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  9. Bello , bello , il giro mi è piaciuto tantissimo , anche se non ero lì con voi ,da come l'hai raccontato grande Paolo hai dato a tutti noi la sensazione di esserci.Spero di esserci in qualche altra occasione perché ripeto mi è piaciuto tantissimo.Un abbraccio , a presto Ciccio.

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  10. Visto che ci sono alcuni che vorrebbero condividere la nostra esperienza, rilancio per il 15/16 ottobre se ci sono volontari...!!!

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  11. Che bel resoconto Paolo, da vero cronista. Complimenti anche ai tuoi compagni d'avventura per questo mini tour da mazzo ma sicuramente pieno di emozioni

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