BIKER AT WORK



VACANZE 2020 in VALLE CASIES


Cari lettori, pochi ma buoni, faccio qui una breve cronistoria della vacanza che Io, Giò, Bianca, Eddy, Sirvano, Guglie e Gas ci siamo concessi nonostante tutte le vicissitudini che ci hanno condizionato quest'anno.
Sfidando le dure leggi del traffico sulle autostrade liguri riusciamo a partire Domenica 12 Gruppo A Giò & family, Gruppo B gli altri...e ci mettiamo rigorosamente in coda alternando i pochi momenti di scorrimento lento fino a Serravalle.
Riuscendo a sfuggire ci dirigiamo verso l'agognata metà, la mattinata fresca e la bella giornata ci rinfrancano e verso le 15, dopo aver fatto una breve sosta, raggiungiamo a St. Martin Gsies il Kircherwirth e decidiamo di far scalpitare i nostri cavalli elettrici.
Nel frattempo anche Giò & family arrivano ed Eddy impazzisce vedendo tutti questi prati verdi lanciandosi in sfrenate corse fra i trifogli.
Provato dal viaggio però non riusciamo a convincere Giò ad unirsi a noi, e così partiamo alla volta di St. Magdalena in Gsies: (copio ed incollo la descrizione)
20200712 Valle Casies day 1
Da St. Martin, approfittando di alcune ore pomeridiane, saliamo la ciclabile della Val Casies aggirando a destra l'abitato di St.Magdalena Gsies e più a monte, dove termina la strada, ci inoltriamo lungo una bella sterrata in salita che porta ad una malga. Dopo aver percorso un ripido tratto lasciamo la strada per attraversare un ponticello in legno e ritornare verso valle, non prima di scoprire una divertente e tecnica discesina, che ci riporta sulla sterrata iniziale. Sulla destra, prima della rotatoria, sale ripida lungo il costone prativo una strada asfaltata che ci fa prendere decisamente quota, e ci permette di percorrere alcuni sentieri panoramici sulla valle. Raggiunta un malga la strada si interrompe, ma sulla sx si deve scendere un breve ripido prato dove è evidente un cartello segnavia che ci immette in uno stretto ed esposto sentiero dove è necessaria la massima cautela. Raggiunta una radura, si attraversa l'ennesimo cancello (richiudere sempre questi cabcelli) e si scende ancora, ora più facilmente fino a fondo valle dove si attraversa la strada comunale e si ritorna a St. Martin.
La serata passa allegramente davanti ad ottimi piatti preparati dal cuoco Stephan e ad un bicchiere di buon vino.
Le camere dell'albergo sono modeste ma ampie e confortevoli tanto che in quella di Sirvano (un appartamento di fatto) trovano ricovero le bici in carica in cucina che viene pure utilizzata da Bianca per alimentare Eddy, visto che il suo paparino ha dimenticato a casa il fornelletto.
Solo Gas e Guglie dividono una doppia, si fa per dire che fa per 4 e tutti rimangono perplessi di fronte ai piumini forse troppo caldi per la stagione.
Il secondo giorno, con l'inganno di un modesto giretto, coinvolgiamo Giò che ignaro ci segue con destinazione Silvesteralm nella valle omonima: (inserisco descrizione)
20200713 Valle Casies day 2
Da St. Martin si percorre il sentiero, che passa a Monte di Prendl (attenzione che la traccia è inesatta perchè passa sui prati dove non esiste più strada, mentre non appena si attraversa il ponticello del torrente Blumisbach, si deve seguire il sentierino che si inoltra nel bosco e aggira a monte l'abitato), si continua poi sulla ciclabile fino a Planca di Sopra. Da qui si sale su comoda sterrata fino a svalicare per poi scendere su asfalto ad incrociare la strada che sale alla Malga di San Silvestro, asfaltata fino al parcheggio poi sterrata. Dalla Malga (dove si gusta un ottimo strudel) si prosegue in direzione di San Candido per strada forestale (non è stato possibile proseguire sui sentieri in quanto danneggiati dalla caduta di numerosi alberi quest'inverno). Raggiunta San Candido si percorre la ciclovia della Pusteria fino a Monguelfo per poi raccordarsi alla ciclovia della Val Casies e ritornare a St. Martin.
Alla fine i 65 km pesano un po' sulle gambe ma i panorami e soprattutto il ricordo di un gustosissimo Strudel mangiato alla Malga di San Silvestro ci sollevano l'animo.
Dopo la cenetta e l'immancabile birra nonchè il grappino finale concludiamo la giornata.
Il terzo giorno, come poi i successivi, ci lasciano perplessi le condizioni meteo, ma nonostante le nuvole che incorniciano e coprono le vette, non ci perdiamo d'animo e partiamo alla volta di San Candido, questa volta senza Giò che preferisce far una visita al lago di Braies gustandosi un delizioso pranzetto con consorte e nel pomeriggio dar fondo ai suoi watt scalando una ripida stradella che porta ad un poggio (ripetitore) da dove il panorama è mozzafiato, il resto della cumpa si da al semi freeride e di seguito descrivo:
20200714 Valle Casies day 3
Da S.Candido si percorre la ciclovia che raggiunge Sesto, con l'ausilio degli impianti di risalita raggiungiamo la stazione del Monte Elmo e pedaliamo lungo la ripida sterrata che passa dal Rifugio Gallo Cedrone e taglia in diagonale le pendici del Monte Elmo fino a raggiungere, con due ripidissimi tornanti il Sillaner Hütte. Saliamo ancora fino ai ruderi delle batterie belliche e scendiamo ora sul Trail del Monte Arnese, che abbandoniamo (per un sentiero purtroppo molto rovinato) per dirigerci all'inizio del Erla Trail e scendere fino a Moso. Dopo una breve sosta risaliamo con l'impianto e ci dirigiamo verso Malga Klammbach e poi Malga Nimes sempre su ottimo sterrato per dirigerci verso Passo Monte Croce di Comelico che raggiungiamo con un divertente sentiero. Dal Passo, attraversata la strada, saliamo verso i Prati Croda Rossa per collegarci con il Trail Standschutzen, veloce sentiero su fondo naturale che ci riporta velocemente a Moso. Percorriamo il sentiero in direzione di Sesto e nei pressi della statale seguiamo un sentiero che inizia da un parco giochi e che in leggera discesa ci porta all'impianto di Croda Rossa. Raggiunta la stazione a monte scendiamo la veloce pista (si intuisce utilizzata per lo slittino) fino ad un tornante dove inizia il Trail Croda Rossa, un ripido e tortuoso sentiero che scende in Val Fiscalina. Approfittiamo e raggiungiamo il Rifugio di Fondo Valle per un ultimo ristoro e seguendo la lunga ciclovia ritorniamo a San Candido.
Un accadimento ci mette in apprensione per fortuna Sirvano e Gas escono incolumi da un capitombolo in fondo ad un trail per colpa di una radice nascosta che gli causa un bello spavento, ma si risolve senza traumi per fortuna.
Rientriamo e dopo pochi minuti un'incessante pioggia ci fa capire quanto siamo stati fortunati così asciutti e felici per le belle discese fatte, ci concediamo una buona cenetta, anche se, devo dire in tutta onestà che non abbiamo patito la fame, lo testimoniano le numerose foto (che vedrete fatte da Guglie e Silvano) che ci ritraggono con le gambe sotto al tavolo, più che in sella.
Il quarto giorno ci fa compagnia per una parte di giro anche Giò, che però, diffidando soprattutto di me, non ci casca più e nonostante il percorso iniziale ci porti a visitare un'allevamento di Daini e un bucolico senterino nel bosco ci saluta a Tesido (con l'onere di trovare un rimedio ad un intasamento intestinale di Gas, che a dispetto del nomignolo non riesce ancora a "sgasare" diciamo così).
Giò scende a Monguelfo e risale la ciclovia della valle mentre i superstiti invece, pant pant continuano e di seguito descrivo:
20200715 Valle Casies day 4
Da St. Martin si percorre il sentiero che discende la Valle Casies sul suo lato destro e alternando anche qualche breve salita asfaltata raggiunge Pichl e dopo un suggestivo sentierino nel bosco Tesido. Dalla chiesa di Tesido si inizia a salire anche con strappi ripidi la strada panoramica che conduce alla Malga Mudler (parcheggio), qui inizia una sterrata in salita che dopo poche centinaia di metri lasciamo per svoltare a sx su un'altrettanto bella sterrata che ci porta nel versante della Valle di Anterselva e dopo uno scollinamento scende veloce fino alla Malga Hochraut (ottimo strudel) dove termina. Da qui seguendo il sentiero a lato di una recinzione per le mucche si entra nel bosco e si scende molto ripidamente a Rasun di Sopra con diversi passaggi impegnativi ma su ottimo fondo (molto divertente). Raggiunto il fondovalle si percorre la pianeggiante e lunga ciclovia fino ad Anterselva di Sotto (negozio di bici gestito da Roel Paulissen e Hannes Pallhuber fratello di Huby) dopo una sosta nello show room si ritorna indietro non prima di aver gustato un ristoro al Laghetto della pesca. Il ritorno è lungo la pista che costeggia il lato destro della valle all'ombra del bosco e ritorna a Rasun di Sopra e poi di Sotto fino al bivio con la strada della Pusteria. Qui purtroppo la decisione infausta di percorrere un sentiero esistente solo sulla carta ci ha costretto a passare dalla statale, ma sarebbe stato meglio raggiungere Valdaora di Sopra per poi raccordarsi alla ciclovia che passa lungo il Lago di Valdaora fino a Monguelfo da dove si risale la valle Casies fino a St. Martin.
Guglie e Gas dopo l'orgasmo avuto nello show room (Specializzed, Cannondale, Ktm etc.) erano un po' provati, Gas addirittura era anche ebbro di felicità per un intervento gratuito e risolutivo sulla sua bici che ne migliorava l'efficenza. Il tutto necessitava una sosta rinvigorente, e così come spesso capitava, gamba sotto il tavolo.
Come una mamma apprensiva Giò ci aspetta sull'uscio dandoci dei "vagabondi" anche perchè, suo malgrado per tutto il pomeriggio non aveva fatto che piovere in valle, ma grazie al cielo solo lì e non dove eravamo noi.
Alla sera ho la piacevole visita dell'amico Erwin con il quale collaboro per le sue gare di mtb in valle, e assieme tra una chiacchera e l'altra scendono nel gargarozzo due belle grappette.
Ahimè arriva giovedì che segna l'ultima occasione di pedalare e godere, Giò non se la sente anche perchè il giro da me proposto è ardito e ancor più lo diventerà. Così si concede una swattatina verso St. Magdalena sui passi del nostro primo giro, e si ritrova attorniato da un branco di caprette che non gli fanno ciao, ma gli mangiano la frutta disidratata, e con difficoltà riesce ad abbandonare la compagnia.
Noi intrepidi invece mettiamo a dura prova l'autonomia dei mezzi e quasi tutti arriviamo con i watt alla gola, ma descrivo meglio il giro:
20200716 Valle Casies day 5
Da Dobbiaco si percorre la ciclabile che sale verso Cortina costeggia in sequenza il Lago di Dobbiaco e il Lago di Landro fino a svalicare in leggera pendenza a Cima Banche. Sempre sul tragitto della vecchia ferrovia si scende per 6 km fino ad incontrare una deviazione a dx in leggera salita che ci porta sulla strada asfaltata la si attraversa e si percorre in discesa la forestale che porta al parcheggio prima di affrontare la ripida strada asfaltata che termina al Rif. Ra Stua. Si prosegue sempre in salita, su ottima pista, affrontando alcune ripide rampe fino al Rif. Sennes (dove esiste un punto di ricarica e-bike esterno), si svalica e si scende velocemente al Rif. Fodara Vedla e ancora più in basso, lungo un'antica e ripidissima strada militare (impressionante la pendenza che ad ogni tornante si percepisce se ci si gira all'insù) al Rif. Pederù (punto di raccordo con S. Vigilio di Marebbe). Si risalgono i ripidi tornanti della strada sterrata che riguadagna quota fino a raggiungere il Rif. Fanes e ancora più su il Passo del Limo e l'omonimo laghetto da dove inizia una lunga e faticosa discesa dovuta al fondo molto ghiaiato e pieno di sassi fino in fondo alla valle (parcheggio) dove prima su asfalto poi ancora su sterrato si raggiunge la periferia di Cortina d'Ampezzo. Ora un raccordo nel bosco ci permette di ritornare sulla vecchia ferrovia e ritornare verso Dobbiaco non prima di essere transitati sotto due gallerie (la prima illuminata) e sopra un ponte che impressiona per il baratro che attraversa. La pista continua fino a recuperare l'itinerario di andata.
Rientriamo proprio in zona cesarini, dopo che Giò aveva anche pensato di sguinzagliare Eddy per le ricerche facendogli annusare qualcosa di nostro, ma si sa una telefonata ti salva la vita, e così preferisce chiamare e Guglie lo assicura che l'Orso aveva pranzato altrove.
La cena ci rinfranca ma dopo aver anelato diversi giorni i canederli, ed averli così assaporati alla Marga Ra Stua, che ci propina il cuoco? Altri canederli...vabbè, era meglio lo stinco...
Nel dopocena con mia somma felicità rivedo l'amico ed ex Campione del Mondo di Mtb Hubert Pallhuber che rientrato anche lui da una breve vacanza mi fa visita e ricorriamo i tempi passati di quando ero in FCI, ma forse questo non a tutti interessa.
E così arriva anche il momento del commiato, stanchi ma sazi, dedichiamo la giornata allo shopping, si sprecano i tagli di Spek, Strudel, Pane e quant'altro di mangereccio e poi anche noi a timbrare il cartellino al lago di Braies (un'indecenza turistica), lasciati 6 euri al parcheggiatore e nell'impossibilità di prendere almeno un caffè per la calca, ce ne andiamo e visitiamo l'Abbazia di Novacella, famosa per la Cantina vinicola (altro shop) e per il suo ristoro, che non ci esime dal provare con taglio di Spek, formaggi, salumi, etc. etc. con religiosa birretta al seguito...
Giò invece ci saluta e parte presto vista la lunga traversata e le esigenze canine da soddisfare, ma grazie a lui evitiamo le code che da Arquata a Busalla funestano le nostre autostrade, riusciamo a rientrare e resta solo il rammarico dei bei momenti passati assieme e ai cari amici del GRANDE MONTE FASCE BIKE GROUP.

10 commenti:

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  3. Tra birre, grappe e impronunciabili nomi in tedesco, mi gira la testa. Ho letto il bel resoconto tutto di un fiato, Paolo si conferma (c'e n'era bisogno?) guida e narratore sopraffino. Naturalmente complimenti a tutti i partecipanti...
    Aspettiamo le foto per deliziarci (e anche un poco rosicare...🤭).

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  4. Bel resoconto una domanda ma Gass era muscolare?

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  5. Grazie, stasera o domani me lo gusto seguendo sulle mappe la descrizione.

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  6. come dice Corrado, Paolo ancora una volta si è dimostrato un ottimo organizzatore di giri, un ottima guida e un grande narratore, ringrazio i partecipanti per l'ottima compagnia e Paolo in primis perchè mi ha fatto rifare sentieri che erano stati per mè il battesimo dei tour ai primordi del MFBG, a distanza di anni (tanti ahimè) ricordavo quei bellissimi sentieri e quelle meravigliose piste ciclabili della valle, peccato veramente che quest'anno non c'è stata la solita partecipazione, vabbè, chissà un domani magari......

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  7. Grande Paolo come sempre..aspettiamo foto..😘😘

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  8. http://www.pardo.it/foto/MTBescursioni/2020/Tour%20MFBG%20-%20Val%20Casies%2012-17%20luglio%202020/

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  9. Grande Paolo e complimenti all’appetito dei partecipanti,Eddy compreso

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