Impresa riuscita !!!

Ciao a tutti, scusami Ommu se ti ho scopiazzato il titolo ma è stato più forte di me. L'impresa è stata quella di rientrare a casa tardissimo, alle 15,00 senza farmi cazziare dalla moglie. Arrivati a Calice alle 8,30 organizziamo gli equipaggi, Io Matte e Sandro - Marco Sgarla e Renato - Biagio e il Primario- Franco Massa , Ivo e Giorgio , ci prendiamo un buon caffè offerto da Sandro ( grazie ,anche per il passaggio in auto). Parcheggio auto sotto Madonna della guardia e allestimento bike. Chiedo a Franco se è in forma e mi dà conferma di aver fatto colazione con il consueto panino energetico a base di peperonata e salsiccia...siamo apposto !!! Si sale poco per imboccare il primo percorso : Toboga di Canova , primo pezzo abbastanza scorrevole con qualche gradino e radice ma nella norma, il secondo pezzo ti invoglia a mollare i freni ma è bello guidato, tutti tornanti da tenersi belli alti e poi chiuderli schiacciando la bici. Arrivati in fondo tutti contenti tranne Marco che ha rotto un raggio , via le protezioni e si risale su asfalto fino alle auto. Caricamento bike e si sale fino al Din, a quel punto Marco decide per rientro anticipato per non rischiare. Collarina, che dire , bella e poi Roller coaster con le sue compressioni, semplicemente fantastico. Volevamo fare San Pantaleo e risalire ma data l'ora abbiamo rinunciato. Restava ultima discesa , volevamo fare il cavatappi poi abbiamo optato per fare un percorso conosciuto tipo i Cacciatori anche perchè Franco cominciava ad accusare giustamente la fatica, anche io in effetti ero stanchino. Poi ....vediamo imbocco del cavatappi, a quel punto si stacca il cervello e come dei lobotomizzati ci buttiamo sul percorso, primo pezzo abbastanza tecnico poi dopo la curva dove Renato decideva di tirare giù un albero il trail si fa veramente cazzuto. Gravity da paura, provate a mettere insieme La Mosca, Il Mulino, i tornanti di Cà Gianca i passaggi più ripidi della Little Champery e mischiate tutto, ecco avete ottenuto il cavatappi. A me è piaciuto anche se mi stavano prendendo fuoco i muscoli delle cosce, mi dispiace per Franco perchè effettivamente il troppo stroppia, scusami non pensavo fosse così distruttivo il giro. Fine giro e il momento più tragico, il recupero delle auto e il rientro a Genova. Purtroppo non ho dati da rendere pubblici, non so quanti chilometri abbiamo fatto e neanche il dislivello ma quello che so è che ci siamo divertiti e abbiamo fatto dei fondocorsa su forcelle e ammo, praticamente abbiamo sfruttato al 100% le nostre bike da Enduro. Alla prossima uscita, yeeeaaahhh